La compagnia Officium secondo il grande Mauro Mandolini

La compagnia Officium secondo il grande Mauro Mandolini

Sono più di trent’anni che mi occupo di teatro. Mi avvicinai all’arte drammatica senza avere esempi familiari da seguire, o un carattere esuberante da incanalare… anzi decisamente il contrario.

Durante gli anni della scuola di recitazione mi chiamavano “il muto di Zorro”, un soprannome, come si può facilmente intuire, che non indicava proprio il più espansivo e “faccia tosta” della classe. Me ne stavo silenzioso e appartato in ultima fila, ma ascoltavo con molta attenzione le indicazioni degli insegnanti. Con gli anni, con le migliaia di volte che sono entrato in scena, con le decine e decine di personaggi interpretati, sono riuscito a superare la timidezza che era la peculiarità dominante del mio carattere. Figuriamoci, quindi, se non capisco le titubanze, le ritrosie, le insicurezze di chi si avvicina per le prime volte a salire le polverose tavole di un teatro, avendo ben altre attività avviate nella propria vita. Il palcoscenico, però, è un luogo magico che aiuta, sostiene e fortifica.

Collaboro, anche se il verbo non è del tutto esatto, con la “Officium” da qualche anno.

Conosco la presidentessa da quando, bambini, frequentavamo lo stesso villaggio estivo. Per decenni, però, ci siamo perduti di vista. Attraverso un diffusissimo social network ci siamo ritrovati e dal “Ciao, ti ricordi di me?… Sì, certo. Come stai? Che fai?” siamo arrivati ad intrecciare i rispettivi interessi ed eccoci qua!

Proporremo, grazie alla sagacia di Daniele, la disponibilità di Damiano, la precisione di Flavia, la dinamicità di Hélène, la caparbietà di Martina, la simpatia di Massimo, la sicurezza di Maurizio, la spensieratezza di Pauline, la disinvoltura di Pino, l’esuberanza di Riccardo e la tenacia di Silvia, la commedia di Moliere “Le intellettuali”, che ambienteremo negli anni ‘60 con una colonna sonora molto riconoscibile.

Se dovessi, con una parola, definire la mia esperienza con questa insolita, ma seria e motivata compagnia sceglierei DIVERTIMENTO. Durante le prove ci facciamo proprio delle belle risate, senza perdere di vista l’obiettivo. Sono particolarmente soddisfatto del loro approccio, dell’attenzione e della voglia che hanno. Sarò di parte, ma li trovo bravi e, sono sicuro, che, chi verrà a vederli in scena, si divertirà insieme a noi.

Vi aspettiamo!

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