Dietro le quinte
E’ bastato l’Incontro di 6 occhi, accomunati dallo stesso pensiero e così nacque la Compagnia Officium.
E già! Perché in fondo, ci siamo detti, difronte all’ennesimo spettacolo non proprio esilarante e che ci vedeva impegnati a portare pubblico per raccogliere fondi, peggio non potremmo essere… proviamoci.
Un gioco, una sfida, una nuova avventura, di fatto un progetto da condividere.
La scelta del testo con cui misurarsi, fu un parto ma nulla in confronto alle prove.
Iniziammo con il regista Daniele.
Noi, felici che la nostra guida attoriale fosse un ragazzo FC.
Daniele, la prese alla larga, si approcciò a noi in modo professionale, come fossimo in una vera scuola di teatro e in men che non si dica eravamo tutti stesi a terra comprendendo a stento la respirazione diaframmatica ma scoprendo che ripetere numeri non è solo dominio di ‘padre cucuzzaro’.
A Daniele, in attesa di trapianto da 4 anni, arrivarono finalmente i suoi nuovi polmoni e il posto di regista vacante fu ‘spontaneamente ‘ preso da Mauro, che la professione la fa per davvero.
Noi ci impegnavamo ma i risultati scarseggiavano, per non parlare della memoria e della difficoltà di riuscire a provare tutti insieme.
Mauro, che di professione fa proprio l’attore, andò in tournée e passò il timone a Maurizio, che era lì, quasi di passaggio, in attesa di sostituire qualcuno.
A lui si affiancò Paola e così, con un regista, un aiuto regista, quello che aveva lasciato in eredità Mauro, le respirazioni di Daniele e le osservazioni di tutti, quasi una corale, finalmente dopo circa 2 anni la Compagnia Officium debuttò con ‘Rumori in scena’ al Teatro Porta Portese, 4 serate sold out.
Un successo!
Ed ora, in preparazione da settembre un nuovo spettacolo: ’Le intellettuali’ di Moliere. In scena a fine maggio.
Il testo è stato scelto velocemente.
Solo 8 mesi di prove.
Fin da subito qualche attore ha dovuto rinunciare.
Qualcuno nuovo è entrato.
Il regista è sempre lo stesso dal primo giorno di prove.
Va tutto abbastanza liscio.
Chissà, forse dobbiamo iniziare a preoccuparci….
Ma andrà bene, perché il pubblico che ci viene a vedere, ci ama a prescindere e sostiene il nostro coraggio di metterci la faccia.
Per noi compagnia, andrà bene comunque, perché felici di aver condiviso di nuovo insieme , come una piccola famiglia in seno alla grande famiglia, un progetto di amicizia, affetto, simpatia e divertimento. Perché noi, ci divertiamo moltissimo.