Come una fenice

Come una fenice

Di Giulia Cicchetti

“ Dopo un lungo ed intenso calvario ora eccomi qui, pronta a tirare le somme di quest’altra mission giunta quasi al termine.

Beh che dire..settembre è stato il mese più brutto ed intenso di quest’anno.

Sono entrata in ricovero d’urgenza il 30 settembre con una spietata fame d’aria, più di tutte le altre volte, non entrava nemmeno quel poco di sempre.

Ho avuto paura, tanta paura e per la prima volta ho visto da vicino l’anticamera della rianimazione ad un passo da me. La morte sfiorata, si la morte , perché quella mancanza d’aria , di ossigeno, era spietata. Mi sentivo confusa, debole, assente come quasi la morte ecco.

In quel momento io volevo solo aria, volevo solo respirare un pò di aria, che ne entrasse anche il minimo.

Iniziano i primi giorni di terapia con dosi elevate di ossigeno annesse al macchinario della ventilazione, giorno e notte a dipendere da un macchinario per salvarti la vita, per salvare il salvabile e per poter tornare a galla e vivere quanto meno dignitosamente quel poco che i miei polmoni mi permettono ancora .

Non ho mai mollato nessuna terapia, mi sono aggrappata con le unghie e con i denti a tutti gli strumenti che potevano aiutarmi in quel momento, sono stata fiduciosa.

Mi sono affidata alla mia splendida equipe medica che ancora una volta mi ha salvato la vita.

Ho avuto paura, sono stati giorni bui, non parlavo perché ero in fase di shock, ho pianto, ho creduto di non poter recuperare più il mio solito respiro autonomo seppur minimo. 

Ho barcollato ma non ho mollato, si perché la vita è pur sempre una ed è troppo bella per potersi arrendere cosi e perché li fuori ci sono cose bellissime che mi aspettano e io non vedo l’ora di godermele.

La mia mamma è stata la mia forza suprema e le persone a me vicine anche solo con un messaggio o una chiamata sono state di grande sostegno ed incoraggiamento.

Adesso a quasi tre settimane dall’inizio del calvario posso finalmente dire sto bene, i medici sono fieri di me, io sono rinata e ancora una volta 

ho vinto io.

Fuck you Fc! 1-0 per me, game over ”

Cicchetti Giulia, 23 anni, affetta da Fibrosi Cistica 

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